INTERVENTO DEL GRUPPO CONSILIARE VERRES PER TUTTI

CONSIGLIO DEL 24 GIUGNO 2020

Oggi chiudiamo il nostro ciclo amministrativo. Questo rendiconto infatti sarà, salvo diversa indicazione governativa, l’ultimo che viene presentato ai cittadini da questa maggioranza.

Con il rendiconto si fanno le valutazioni delle attività che sono state portate avanti dalla maggioranza, e non dico amministrazione volutamente, perché non tutti i consiglieri di quest’assemblea sono stati coinvolti nella gestione del nostro paese, se non sporadicamente o nei casi obbligatori. Insomma, leggendo gli importi presenti nel bilancio di chiusura dell’esercizio precedente, si fanno le valutazione sulle scelte fatte dagli amministratori.

In quest’occasione possiamo fare una valutazione ancora più ampia, non solo quindi pensando all’esercizio 2019, ma anche all’attività amministrativa di cinque anni di questa maggioranza.

Partendo dalla valutazione a breve termine, possiamo dire che la relazione della Giunta è un semplice esercizio di stile, se non anche il solo adempimento di un obbligo normativo. 41 pagine di riferimenti di legge e di tabelle preparate dal nostro operativo ufficio di ragioneria, ma quel che manca è la sostanza.

In passato, eravamo abituati a vere Relazioni di una Giunta che informava appunto i cittadini non solo attraverso i numeri, ma anche sulle attività portate avanti. Eravamo abituati a sentire Assessori che spiegavano dettagliatamente le scelte adottate durante l’anno per risolvere i problemi dei cittadini. Questa Giunta ha utilizzato altre modalità: più sterili, meno empatiche, ma immaginiamo che, quando c’è poco o nulla da relazionare, meglio nascondersi dietro ai numeri predisposti dai funzionari.

In estrema sintesi, dalla lettura della relazione di Giunta, viene dipinto il quadro di un paese che:

  • chiede 100.000 mila € di gabella ai cittadini, che poi finiscono nell’avanzo di amministrazione;
  • ha un avanzo di amministrazione di oltre 500.000€;
  • il maggiore investimento di circa 2.000.000€, gli attuali lavori nell’area Brambilla, sono il frutto di scelte del passato e di risorse risparmiate in passato (le risorse rimaste al Comune dopo il prelievo forzoso di oltre 1.000.000€ da parte della Regione);
  • ha un fondo crediti di dubbia esigibilità verso i cittadini di oltre 500.000€ che non riesce a recuperare e che, negli ultimi due anni, è quasi raddoppiato;
  • non investe sui giovani
  • ha un’altra propensione all’organizzazione di manifestazione in itinere perché, nel bilancio di previsione, le spese sulle varie missioni sono sempre sottostimate e diventano stellari, a colpi di variazioni infrannuali, nel rendiconto di fine esercizio (quasi 90 mila€)
  • ha spese per investimenti per 44.000€.

Per la valutazione a lungo termine, quindi sulla legislatura che stiamo chiudendo, è sufficiente farci una domanda. Che paese lasciamo in mano a chi governerà il paese per i prossimi 5 anni?

La risposta non è certo positiva. Verrès è un paese molto complesso, oltre a essere un paese molto debole da un punto di vista sociale. Più volte abbiamo segnalato, durante questi 5 anni, la necessità di investire in maniera più incisiva sul sociale. La crisi sanitaria ha inflitto un duro colpo ad un paese che già soffriva. Abbiamo avuto la conferma di quanto Verrès sia stato trascurato nel momento in cui, rispetto agli altri Comuni, sono state presentate moltissime richieste (130) per buoni spesa. Abbiamo un problema economico-sociale importante al quale, oltre all’emergenza sanitaria COVID, si aggiungono la crisi dell’azienda Shiloh e delle altre attività insediate nel territorio; un problema economico-sociale che va affrontato non semplicemente prevendendo la distribuzione “brevi manu” dei buoni spesa statali, ma con politiche di intervento sulle famiglie, sul volontariato sociale e sui giovani.

Verrès ha bande di teppisti in erba che distruggono il bene pubblico, che fanno scorribande notturne e spedizioni punitive nei comuni limitrofi. Non possiamo non metterci la mano sulla coscienza e chiederci se abbiamo fatto tutto per cercare di favorire l’aggregazione positiva tra i giovani, lo sviluppo di una coscienza civile. Siamo un piccolo paesino di montagna, non siamo la periferia disastrata di una grande città. Facciamo attenzione a queste dinamiche che rischiano di dividere ancora di più la nostra società tra cittadini di serie A e cittadini di serie B. Non compiamo il rischio di minimizzare questi episodi che, ormai da qualche anno, caratterizzano negativamente il nostro paese.

Quello che questa maggioranza non ha portato, auspichiamo che lo facciano i prossimi amministratori. Chiediamo loro di investire, come avevamo già proposto con il nostro programma di governo, sulla famiglia, luogo dove i nostri giovani crescono, intervenendo a supporto di questa, sul mondo della scuola e del volontariato sociale. Abbiamo ancora un solo centro di aggregazione per i giovani, a cui accedono per lo più i bambini, l’Oratorio, che però abbiamo trascurato. Il suo grido di aiuto lo abbiamo sentito più volte anche in occasioni ufficiali, ma nulla o troppo poco è stato fatto. Abbiamo un progetto di Pedibus gestito da genitori, che impegna 40 volontari e 60 bambini, che offrono alle famiglie verreziesi un servizio di pre-scuola gratuito e che il Comune non ha mai valorizzato.  Questa è una delle vere eccellenze del nostro paese che altri Comuni ci invidiamo e che cercano di imitare, purtroppo senza successo. Abbiamo persone che potrebbero apportare le loro competenze per stimolare un’aggregazione positiva attraverso anche l’istituzione del Gruppo di rete, che avevamo proposto con una nostra mozione, che è stata, come sempre, bocciata. Ancora una volta siamo a denunciare la mancata collaborazione e il mancato accoglimento delle nostre proposte. L’incapacità rilevata è quella di non riuscire a superare le differenze ideologiche, politiche e di vedute con il nostro Gruppo per il bene del paese. Un paese che, anche per questo, è rimasto diviso come lo era già.

Per ritornare al nostro rendiconto, noi vorremmo evitare di trovare un avanzo di amministrazione disponibile di oltre 500.000€, di cui 100.000€ derivanti dalla tassa comunale imposta ai cittadini da questa maggioranza.

Avere un consistente avanzo di amministrazione non è una scelta politica virtuosa e il nostro Comune la ripete da anni. Questi 500.000 € in disponibilità sono soldi dei cittadini che dovrebbero ritornare ai cittadini, è inutile tenerli in banca! Per evitare di avere un avanzo così consistente, sarebbe sufficiente che l’amministrazione abbassare le tasse e le imposte comunali ai cittadini rinunciando innanzitutto i 100.000€ di addizionale comunale IRPEF, come chiediamo dal 2015.

Vorremmo che questi soldi avanzati non venissero poi prelevati forzosamente dalla Regione, come già successo nel recente passato, ma vorremmo che venissero utilizzati per progetti e non per realizzare infrastrutture:

- istituire un fondo di solidarietà a cui attingere per i cittadini in difficoltà;

- aumentare i servizi di videosorveglianza;

- proporre aiuti per il servizio Pedibus con progetti collaterali di promozione sociale;

- attivare uno spazio di aggregazione per i ragazzi;

- attivare il Gruppo di rete;

- prevedere sovvenzioni per le imprese commerciali del paese in forte difficoltà a causa del COVID;

- prevedere bonus per le famiglie per i centri estivi e altri servizi di supporto alla genitorialità.

- avviare il Centro Commerciale Naturale non solo con slogan.  L’idea integrata di un centro commerciale naturale è lo sviluppo che bisogna dare al paese per giustificare e mantenere il paese ZTL non aspettando però che siano i soli commercianti con un video a promuovere la ripartenza. La risposta è venuta dalla forza del tessuto commerciale non alla lungimiranza dell’amministrazione comunale. La chiusura del paese è il minimo sindacale per tutelare il commercio e l’incolumità dei pedoni!

Queste solo alcune delle proposte che avremmo potuto portare avanti, che abbiamo anche cercato di proporre a questa Giunta in questi 5 anni e che consegneremo, insieme alle nostre altre idee di come vorremmo Verrès nel 2025, a coloro che prenderanno il nostro testimone.

Purtroppo, oggi possiamo dire che consegneremo ai futuri amministratori un paese fragile e frammentato con tante difficoltà da risolvere, che vengono mal celate con slogan più o meno riusciti e con qualche piccolo intervento che accontenta i pochi e non la collettività.


convocazione CC 24giugno2020

Intervento su rendiconto 2019